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Invito al voto utile!

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Nell’anno del centenario dalla Prima Guerra Mondiale e del settantesimo della Liberazione dal Nazifascismo, è facile ricordare come chi ha sofferto e combattuto lo abbia fatto per garantirci democrazia e diritto al voto. Votare è un dovere perché è un debito di riconoscenza a quelle generazioni e, chi si astiene dal voto, consegna le prossime generazioni le stesse sofferenze.

Siamo i primi, però, a riconoscere che oggi purtroppo siamo amministrati non solo da “ladri”, ma da “ladri ignoranti” che “sono capaci di tutto, soprattutto dei peggiori disastri. Sono capaci di fare morire la nostra speranza di futuro”.

Per il voto alle regionali la preferenza, un nome, però può essere espresso: è per questo che il nostro appello è di votare non il partito, ma la persona, da scegliere se sapete essere onesta, preparata, non ignorante e se ha veramente a cuore il bene della nostra società.

“La nostra Italia martoriata, esiliata, “cavata” e cementata resterà, temo, come l’abbiamo ridotta – sì, anche noi, delegando in bianco a personaggi di levatura culturale nulla, oltre che di dubbia moralità. E passi per il banditismo: posso accettare un politico troppo furbo, non tollero uno ignorante. Perché gli ignoranti, come i perditempo, sono capaci di tutto, soprattutto dei peggiori disastri. E non ditemi che la cultura è inutile, sovradimensionata rispetto agli incarichi di un amministratore locale, o che nessuno vuole una repubblica elitaria basata sul livello di scolarizzazione. Il problema è che, fosse pure il consigliere comunale di un paese con trecento abitanti, esigo che sappia leggere e scrivere.” – Alessandro Zaltron

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