Ambiente e Salute a Pederobba e dintorni non vanno affatto bene

Ecco i temi più importanti per AriaNova per il 2015

Ambiente e salute sono diventati temi oramai inscindibili. Le pessime condizioni della qualità dell’aria di dicembre e gennaio, con concentrazioni di polveri e altri inquinanti superiori di ben sette volte i livelli di soglia, devono farci riflettere sui seri rischi che tutti corriamo, in particolare bambini e anziani, i soggetti più deboli.

Deve far riflettere anche la lentezza con cui reagiscono le autorità locali. Clamoroso, ad esempio, il ritardo con cui il Comune di Pederobba è intervenuto per bloccare i fuochi all’aperto di tralci e ramaglie. La Provincia di Treviso ha diffuso il proprio allarme, unito al parere sanitario delle ULSS, già il 31 dicembre 2014 ma l’amministrazione di Pederobba ha fatto l’ordinanza solo il 16 gennaio, dopo che noi di Arianova e membri della consulta per l’ambiente avevano segnalato la mancanza di provvedimenti. Impedire le bruciature all’aperto serve a poco? Forse, ma almeno serve a non aggiungere una fonte di inquinamento in più.

In queste settimane l’ARPAV di Treviso sta concludendo lo studio ambientale in 12 Comuni della Pedemontana. Dalle relazioni già pubblicate emerge che la situazione è negativa ma anche che, al solito, secondo Arpav va tutto bene. Quest’ultima infatti, conduce rilevazioni per brevi periodi e ciò le consente, sempre, di dichiarare che i risultati, pur negativi, non sono significativi della media annuale.

Serve dunque una centralina fissa di rilevazione che lavori tutto l’anno. Una centralina, però, l’Amministrazione di Pederobba ce l’ha: un regalo datato 2011 e firmato “CementiRossi”, ma tutt’ora inutilizzato. A tal proposito, la vigilia di Natale Arianova ha scritto ai giornali per ricordare a tutti che non si può continuare con eterni rinvii: la centralina fissa è indispensabile, quantomeno per individuare tempestivamente i picchi di inquinamento e avvisare la popolazione.

Tra le altre questioni ereditate dal 2014 ricordiamo la vicenda della gara di enduro autorizzata da Provincia di Treviso e Comune di Pederobba nel luglio scorso e che prevedeva il passaggio all’interno delle “zone a protezione speciale” di Pederobba. Dalle carte, attese per mesi, è emerso che avevamo ragione noi di Arianova: la procedura autorizzatoria della gara è stata gestita con molti errori e in modo sommario.

Sul fronte della legalità, stiamo monitorando la vicenda della strada arginale pubblica del canale Brentella che il Comune ha inspiegabilmente lasciato in uso esclusivo ad alcuni privati. Solo per un tratto, ma quanto basta a rendere molto difficile il transito in bici o a piedi. Abbiamo promosso e presentato una petizione popolare: ora si attende la risposta del Comune.

Su tutti questi temi e altri ancora, nelle prossime settimane diffonderemo ulteriori approfondimenti.

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