Acqua Bene Comune anche in Europa

Care e cari,

la battaglia per l’acqua bene comune continua e, ancora una volta, abbiamo bisogno del vostro supporto. 

Così come in Italia, in molti paesi europei l’acqua non è considerata un diritto ma una merce da vendere e comprare.

Finalmente, però, è possibile sottoscrivere un proposta di iniziativa europea perché le risorse idriche siano messe fuori dal mercato e dai processi di privatizzazione in tutti i paesi europei.

In che modo? Attraverso il nuovo strumento legislativo di democrazia diretta dell’ICE (iniziativa dei cittadini europei). Per presentare un’ICE servono un milione di firme da almeno sette paesi dell’unione.

Come si fa a sottoscrivere? Basta andare su www.acquapubblica.eu, è semplicissimo e bastano pochi minuti. 



Firma e fai firmare per l’acqua diritto umano universale, inoltra questa mail ai tuoi amici, ai tuoi colleghi, ai tuoi conoscenti. Condividi il testo di questa mail e il video Youtube su Facebook, Twitter e Google+.

Scegli di essere parte delle decisioni. Scegli per l’acqua diritto umano universale. In Italia e in Europa.

Grazie,
Forum Italiano dei Movimenti per L’Acqua
FP-CGIL



Proposta d’iniziativa dei cittadini europei: 

Acqua potabile e servizi igienico-sanitari: un diritto umano universale! L’acqua è un bene comune, non una merce!

 
Esortiamo la Commissione europea a proporre una normativa che sancisca il diritto umano universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, come riconosciuto dalle Nazioni Unite, e promuova l’erogazione di servizi idrici e igienico-sanitari in quanto servizi pubblici fondamentali per tutti.
 
La legislazione dell’Unione europea deve imporre ai governi di garantire e fornire a tutti i cittadini, in misura sufficiente, acqua potabile e servizi igienico-sanitari. Chiediamo che: 1. le istituzioni dell’Unione europea e gli Stati membri siano tenuti ad assicurare a tutti i cittadini il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari; 2. l’approvvigionamento in acqua potabile e la gestione delle risorse idriche non siano soggetti alle “logiche del mercato unico” e che i servizi idrici siano esclusi da qualsiasi forma di liberalizzazione; 3. l’UE intensifichi il proprio impegno per garantire un accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari.

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